«Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!».
È questo l’annuncio al mondo.
È arrivato un re diverso da tutti quelli che la storia abbia mai avuto, un re debole, agnello in mezzo ai lupi. Non il solito re belligerante, potente, prepotente.
E’ la prima uscita pubblica di Gesù, la prima comparsa da re dei re, da re degli umili, dei piccoli, dei deboli. Che grande passo avanti per l’umanità, per l’esistenza umana!
È questo l’annuncio che, come Giovanni, siamo chiamati a fare anche noi.
Annunciare Gesù con l’esempio, con l’umiltà, con l’amore, farlo conoscere al mondo come il re dei re che è Signore dell’amore, della pace, del bene e della vita.
Annunciare che Lui è l’unico Salvatore, in mezzo ai peccatori, che si fa battezzare, come uno di noi.
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio». Gv 1,29-34